Coco Lafungia



Caro fratello
devi sapere che l’altro giorno dopo che mi avevo mangiato una lemba di stacchiolle coi rapecavoli e diavolicchio mi ho principiato a sentire incerti dolori d’ivisceri che Dio scampa ellibera e avoglia che moglierima mi è priparato il diacotto colle fogliazze del làuro che non ci stavano santi che mi passavano.
E così alla fine gli sono detto telefona al dottore che ti fai dire che cazzatora d’irrimedio ci vuole e mediatamente è risposto che mi prendevo due cucchiari di una incerta medicina di nome cinese doppo i pasti e che tutto mi avrebbe passato a quattro e quattrotto e che il cramatina passava lui a vedere come mi sentivo.
Basta caro fratello guantandomi la ventre a due mani ho andato prima alla farmacia che mi cattavo la medicina e poi ho passato del bar che mi cattavo una guantiera di pasti alla crema che se no dimmi tu como mela pigliavo la medicina doppo i pasti?
Giungiuto a casa gli sono detto a moglierima che non mi cucinava essendo che dovevo seguire l’istruzzioni del dottore di cui mi ho assettato alla banca dove che mi ho sculappiati i pasti che cene stavano puramente un paro colla marmellata uso bocconotti e poi mi ho bevuto due cucchiari di medicina che sapeva più amara del fele tanto che per farmi la bocca mi ho fatti tre quattro bicchieri di vino che quello disinfetta e mi ho andato a corcare che quasi quasi mi sentivi più meglio.
Nel fammentre pensavo fra sè e sè ma guarda un picca che procressi è fatto la medicina moterna che per farti sanare del dolore di ventre ti fanno buttare di cose dolci ti fanno sucare due cucchiari di cifreca e fugi chè notte.
Poi mi ho dormentato in grazzia diddio che sono fatta tutta una tirata groffolando attrombone fino al cramatina alle sei quando che moglierima mi è discetato dicendo alzati che il dottore deve venive a primora e io devo conzare il lietto e così nel fammentre che lei faceva i servizzi io ho andato nella cucina dove che a cautela mi ho sculappiato la rimanenza dei pasti della sera prima visto e consiterato che mi avevano fatto alla veramente bene.
Come che ha venuto il dottore mi ha trovato sano un chiodo che mi sentivo benissimamente e mi è domandato se avevo  seguitato la dieta e quando che gli sono spiecato come che mi avevo recolato quello di poco si siede di culaterra colla faccia gialla un cocomellone dicendomi che sei un cosciente sbenturato che ti poteva pure venire uno scuerpo e schioppare a corpo morto.
Di cui mene ho andato di testa e gli sono detto ma che cazzatora di dottore siete lei che prima mi dicete di fare una cosa e poi mi prendete con tanto di bocca quasi che sono fatto punto e segno quello che mi eri detto.
Se tra lo quale quello si ha messo a uccolare dicendo che tu apposto dello stomaco sarà che tieni una capasa di gemento e che Diosolo sà coemti viene e che sei peggio di un’ostruzzo alla quale era giusto ellogico che io dovevo scannizzare dicendogli che a me struzzo non mi aveva chiamato mai nessuno e che se non sene fuggiva di caloppo gli facevo bevere la sua cifreca sana sana col buto senza che lo facevo manco sospirare.
Murale e legno caro fratello è che acquì come la fai la sbagli e che la meglio cosa è che fai sempre di capo tua che se succiede quarche sconveniente l’irresponsabilità tela pigli solo tu.
Ti saluto e fai ammeno dei dottori.
Tuo fratello

COCO LAFUNGIA

 

© Francesco Indini 2010