Pino Indini nasce a Brindisi il 6 Agosto 1938, primo figlio di Francesco Indini medico chirurgo dalle indimenticate qualità professionali e morali, ed Emilia Cocito perfetta “donna di casa” di origini piemontesi.
Ha compiuto studi classici, ha svolto le mansioni di bibliotecario per circa un ventennio collaborando contemporaneamente con svariati quotidiani, periodici e riviste culturali.
Ha pubblicato 23 opere fra narrativa, poesia, saggistica, satira e teatro che hanno sempre riscosso il consenso della critica ufficiale e il favore dei lettori.
Si sono interessati a lui: Giorgio Barberi Squarotti, Michele dell'Aquila, Maria Grazia Lenisa, Daniele Giancane, Nino Palumbo e altri.
E’ vincitore di numerosi premi letterari in tutte le regioni d’Italia per la poesia e la narrativa e, proprio per la sua intensissima attività culturale e per la copiosa produzione editoriale, nel 1986, a seguito di referendum popolare indetto da “Quotidiano di Brindisi Lecce e Taranto”, è stato eletto cittadino più rappresentativo dell’anno.
E’ Accademico di Merito e Medaglia d’Oro della Presidenza della Repubblica. Un suo volume di poesie, recensito da Evgenij Evtusenko, è stato tradotto in lingua russa e numerosi suoi scritti sono inseriti in svariate antologie italiane e straniere.
Alcune sue liriche sono state tradotte in lingua slava ed inserite nell'antologiai internazionale bilingue "Orme sull' Adriatico", pubblicata in collaborazione dall'Università di Belgrado e dall'Editrice "LA Vallisa" di Bari.
Muore prematuramente il 23 Settembre 2006, lasciando però indelebile il ricordo di colui che, senza ombra di dubbio, è stato e continua ad essere il più grande artista brindisino.